Un paese senza eroi: L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano
Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.
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Un paese senza eroi: L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano
Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.
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Un paese senza eroi: L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano

Un paese senza eroi: L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano

by Stefano Jossa
Un paese senza eroi: L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano

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by Stefano Jossa

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Overview

Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.

Product Details

ISBN-13: 9788858110416
Publisher: Editori Laterza
Publication date: 10/17/2013
Series: Storia e Società , #1
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 298
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Stefano Jossa insegna Letteratura e cultura italiane alla Royal Holloway University of London. Ha pubblicato: La fantasia e la memoria. Intertestualità ariostesche (Liguori 1996); Rappresentazione e scrittura. La crisi delle forme poetiche rinascimentali (1540-1560) (Vivarium 1996); La fondazione di un genere. Il poema eroico tra Ariosto e Tasso (Carocci 2002); L'Italia letteraria (il Mulino 2006); Ariosto (il Mulino 2009). Ha inoltre curato l'edizione degli scritti danteschi di Giancarlo Mazzacurati, L'albero dell'Eden. Dante tra mito e storia (Salerno Editrice 2007), il volume di saggi Citation, Intertextuality and Memory in the Middle Ages and Renaissance. Volume 1: Text, Music and Image from Machaut to Ariosto (con Y. Plumley e G. Di Bacco, Exeter University Press 2011) e due numeri monografici della rivista "Italique" sul petrarchismo europeo (Droz 2011 e 2012). Collabora ad "alias", supplemento culturale de "il manifesto".
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