Supercapitalismo
Negli ultimi decenni l’economia mondiale ha avuto un nuovo comandamento: globalizzare. Produrre in ogni angolo della terra al minor costo possibile e utilizzare i vantaggi offerti dalla rete per estendere al massimo il proprio mercato. Ma questo modello di business si sta evolvendo in una forma ulteriore: il supercapitalismo. Ancora più potente, ancora più pervasivo di quanto non fosse già la globalizzazione. Di conseguenza, i diritti garantiti dalla democrazia si stanno indebolendo progressivamente proprio a causa delle pressioni esercitate dal nuovo sistema economico. E il crescente dislivello fra reddito e potere d’acquisto, la precarietà lavorativa in aumento e gli effetti ad ampio raggio del surriscaldamento del pianeta sono le naturali conseguenze di tale processo. «La scomoda verità», sostiene l’autore, «è che la maggior parte di noi ha due menti. Come consumatori e investitori puntiamo a fare grandi affari. Come cittadini disapproviamo le molte conseguenze sociali che ne derivano». Reich – economista di stampo liberal e già segretario del Lavoro durante la presidenza di Clinton – propone in alternativa un capitalismo forte ed energico, ma che non pregiudichi l’esercizio dei diritti primari. Per realizzarlo, tuttavia, dobbiamo rinunciare all’illusione che le corporation agiscano in base a principi di responsabilità sociale d’impresa e rifiutare quella doppia morale che ci fa desiderare beni a basso costo senza preoccuparci del prezzo da pagare per la collettività.
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Supercapitalismo
Negli ultimi decenni l’economia mondiale ha avuto un nuovo comandamento: globalizzare. Produrre in ogni angolo della terra al minor costo possibile e utilizzare i vantaggi offerti dalla rete per estendere al massimo il proprio mercato. Ma questo modello di business si sta evolvendo in una forma ulteriore: il supercapitalismo. Ancora più potente, ancora più pervasivo di quanto non fosse già la globalizzazione. Di conseguenza, i diritti garantiti dalla democrazia si stanno indebolendo progressivamente proprio a causa delle pressioni esercitate dal nuovo sistema economico. E il crescente dislivello fra reddito e potere d’acquisto, la precarietà lavorativa in aumento e gli effetti ad ampio raggio del surriscaldamento del pianeta sono le naturali conseguenze di tale processo. «La scomoda verità», sostiene l’autore, «è che la maggior parte di noi ha due menti. Come consumatori e investitori puntiamo a fare grandi affari. Come cittadini disapproviamo le molte conseguenze sociali che ne derivano». Reich – economista di stampo liberal e già segretario del Lavoro durante la presidenza di Clinton – propone in alternativa un capitalismo forte ed energico, ma che non pregiudichi l’esercizio dei diritti primari. Per realizzarlo, tuttavia, dobbiamo rinunciare all’illusione che le corporation agiscano in base a principi di responsabilità sociale d’impresa e rifiutare quella doppia morale che ci fa desiderare beni a basso costo senza preoccuparci del prezzo da pagare per la collettività.
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by Robert B. Reich
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Negli ultimi decenni l’economia mondiale ha avuto un nuovo comandamento: globalizzare. Produrre in ogni angolo della terra al minor costo possibile e utilizzare i vantaggi offerti dalla rete per estendere al massimo il proprio mercato. Ma questo modello di business si sta evolvendo in una forma ulteriore: il supercapitalismo. Ancora più potente, ancora più pervasivo di quanto non fosse già la globalizzazione. Di conseguenza, i diritti garantiti dalla democrazia si stanno indebolendo progressivamente proprio a causa delle pressioni esercitate dal nuovo sistema economico. E il crescente dislivello fra reddito e potere d’acquisto, la precarietà lavorativa in aumento e gli effetti ad ampio raggio del surriscaldamento del pianeta sono le naturali conseguenze di tale processo. «La scomoda verità», sostiene l’autore, «è che la maggior parte di noi ha due menti. Come consumatori e investitori puntiamo a fare grandi affari. Come cittadini disapproviamo le molte conseguenze sociali che ne derivano». Reich – economista di stampo liberal e già segretario del Lavoro durante la presidenza di Clinton – propone in alternativa un capitalismo forte ed energico, ma che non pregiudichi l’esercizio dei diritti primari. Per realizzarlo, tuttavia, dobbiamo rinunciare all’illusione che le corporation agiscano in base a principi di responsabilità sociale d’impresa e rifiutare quella doppia morale che ci fa desiderare beni a basso costo senza preoccuparci del prezzo da pagare per la collettività.

Product Details

ISBN-13: 9788876253713
Publisher: Fazi Editore
Publication date: 10/23/2013
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 336
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

About The Author
Robert B. Reich, Segretario del Lavoro durante la presidenza di Clinton, attualmente insegna Politica pubblica all’Università di Berkeley (California). Inserito dal Wall Street Journal tra i dieci esperti di economia più influenti degli ultimi decenni, collabora con il «New York Times», «Washington Post», «Wall Street Journal» e «New Yorker». Fazi Editore ha già pubblicato L’infelicità del successo (2002, ed. tasc. 2004), Perché i liberal vinceranno ancora (2004) e Supercapitalismo (2008).
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