Storia avventurosa della Rivoluzione romana
Un papa in fuga, un ministro ucciso, una rivoluzione. Tra il 1846, anno dell’elezione di Pio ix, e l’estate del 1849, quando le truppe francesi vinsero la resistenza dei volontari repubblicani, Roma tornò a essere il gran teatro del mondo. Un palcoscenico su cui recitavano, oltre al papa, il ministro dell’Interno Pellegrino Rossi, eroi risorgimentali come Mazzini e Garibaldi, insieme a una nutrita schiera di comprimari tra cui Farini, Rosmini e Bixio. La città caput mundi, perno dello Stato Pontificio e della sorte del resto d’Italia, attirava su di sé le mire e le ambizioni di tutta Europa. Nei pochi mesi di vita della Repubblica, Roma conobbe un periodo di disciplinato fermento tra i rocamboleschi anni precedenti e la confusione che contribuì alla sua caduta. Rimasta senza papa, una realtà quasi impensabile, gettò per la prima volta le basi di istituzioni laiche, emancipate dal potere temporale della Chiesa.In un serrato dialogo con il lettore, Stefano Tomassini interroga ogni possibile documento per ricostruire l’ascesa e il declino del sogno repubblicano, scavando negli stati d’animo dei protagonisti, nei loro dilemmi, nelle loro scelte e nella quotidianità di un popolo reattivo alle tensioni del proprio tempo. Un racconto di vicende turbolente, prima suscitate e poi subite da Pio ix con i suoi mutamenti d’umore, da Pellegrino Rossi con il suo severo pragmatismo, da Garibaldi con la sua passione e ingenuità politica, da Mazzini con l’utopia divenuta reale per pochi mesi.Storia avventurosa della Rivoluzione romana è una rara opera in cui il rigore storico si unisce alla ricostruzione dettagliata dell’aneddoto, la profondità del saggio a un’incalzante prosa narrativa.
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Storia avventurosa della Rivoluzione romana
Un papa in fuga, un ministro ucciso, una rivoluzione. Tra il 1846, anno dell’elezione di Pio ix, e l’estate del 1849, quando le truppe francesi vinsero la resistenza dei volontari repubblicani, Roma tornò a essere il gran teatro del mondo. Un palcoscenico su cui recitavano, oltre al papa, il ministro dell’Interno Pellegrino Rossi, eroi risorgimentali come Mazzini e Garibaldi, insieme a una nutrita schiera di comprimari tra cui Farini, Rosmini e Bixio. La città caput mundi, perno dello Stato Pontificio e della sorte del resto d’Italia, attirava su di sé le mire e le ambizioni di tutta Europa. Nei pochi mesi di vita della Repubblica, Roma conobbe un periodo di disciplinato fermento tra i rocamboleschi anni precedenti e la confusione che contribuì alla sua caduta. Rimasta senza papa, una realtà quasi impensabile, gettò per la prima volta le basi di istituzioni laiche, emancipate dal potere temporale della Chiesa.In un serrato dialogo con il lettore, Stefano Tomassini interroga ogni possibile documento per ricostruire l’ascesa e il declino del sogno repubblicano, scavando negli stati d’animo dei protagonisti, nei loro dilemmi, nelle loro scelte e nella quotidianità di un popolo reattivo alle tensioni del proprio tempo. Un racconto di vicende turbolente, prima suscitate e poi subite da Pio ix con i suoi mutamenti d’umore, da Pellegrino Rossi con il suo severo pragmatismo, da Garibaldi con la sua passione e ingenuità politica, da Mazzini con l’utopia divenuta reale per pochi mesi.Storia avventurosa della Rivoluzione romana è una rara opera in cui il rigore storico si unisce alla ricostruzione dettagliata dell’aneddoto, la profondità del saggio a un’incalzante prosa narrativa.
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by Stefano Tomassini
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Un papa in fuga, un ministro ucciso, una rivoluzione. Tra il 1846, anno dell’elezione di Pio ix, e l’estate del 1849, quando le truppe francesi vinsero la resistenza dei volontari repubblicani, Roma tornò a essere il gran teatro del mondo. Un palcoscenico su cui recitavano, oltre al papa, il ministro dell’Interno Pellegrino Rossi, eroi risorgimentali come Mazzini e Garibaldi, insieme a una nutrita schiera di comprimari tra cui Farini, Rosmini e Bixio. La città caput mundi, perno dello Stato Pontificio e della sorte del resto d’Italia, attirava su di sé le mire e le ambizioni di tutta Europa. Nei pochi mesi di vita della Repubblica, Roma conobbe un periodo di disciplinato fermento tra i rocamboleschi anni precedenti e la confusione che contribuì alla sua caduta. Rimasta senza papa, una realtà quasi impensabile, gettò per la prima volta le basi di istituzioni laiche, emancipate dal potere temporale della Chiesa.In un serrato dialogo con il lettore, Stefano Tomassini interroga ogni possibile documento per ricostruire l’ascesa e il declino del sogno repubblicano, scavando negli stati d’animo dei protagonisti, nei loro dilemmi, nelle loro scelte e nella quotidianità di un popolo reattivo alle tensioni del proprio tempo. Un racconto di vicende turbolente, prima suscitate e poi subite da Pio ix con i suoi mutamenti d’umore, da Pellegrino Rossi con il suo severo pragmatismo, da Garibaldi con la sua passione e ingenuità politica, da Mazzini con l’utopia divenuta reale per pochi mesi.Storia avventurosa della Rivoluzione romana è una rara opera in cui il rigore storico si unisce alla ricostruzione dettagliata dell’aneddoto, la profondità del saggio a un’incalzante prosa narrativa.

Product Details

ISBN-13: 9788865760888
Publisher: Il Saggiatore
Publication date: 03/01/2011
Sold by: BOOKREPUBLIC SRL
Format: eBook
Pages: 140
File size: 3 MB
Language: Italian
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