Si fa presto a dire Dio: Riflessioni sul multiculturalismo religioso
Chi sono Yahweh, Dio, Allah, e le altre divinità del pantheon induista, o di quello greco, egizio? «Dio» sembra essere una presenza costante e nient’affatto monolitica, anzi multiforme e ricchissima di sfumature, nella vita dell’uomo. Cosa sono quindi le «religioni»? Cosa significa tracciarne una storia oggi, agli albori del secondo millennio? Quali sono le radici profonde del fondamentalismo, così prepotentemente attuale oggi, e dell’universalismo religioso? Che sfide devono affrontare le grandi religioni di massa nell’epoca della globalizzazione? Sono domande cui Paolo Scarpi tenta di fornire una risposta, offrendo un’ampia panoramica che intreccia passato e presente, e che suggerisce molteplici punti di vista su temi apparentemente «intoccabili». Ma ciò che più preme all’autore, ancor prima che fornire risposte, è formulare le domande giuste, restituendo alle parole il loro significato più autentico: è quindi necessario rivedere il nostro stesso concetto di «religione», stabilire il peso dei filtri storici e sociali attraverso i quali osserviamo e viviamo il fenomeno religioso. Perché «si fa presto a dire Dio», basandoci su convinzioni e credenze tanto radicate da sembrare verità incontrovertibili e nient’affatto complesse. Al contrario, l’esercizio del dubbio e del pensiero critico si rivelano strumenti indispensabili anche per chi intende ricercare le tracce dell’eterno nella storia.
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Si fa presto a dire Dio: Riflessioni sul multiculturalismo religioso
Chi sono Yahweh, Dio, Allah, e le altre divinità del pantheon induista, o di quello greco, egizio? «Dio» sembra essere una presenza costante e nient’affatto monolitica, anzi multiforme e ricchissima di sfumature, nella vita dell’uomo. Cosa sono quindi le «religioni»? Cosa significa tracciarne una storia oggi, agli albori del secondo millennio? Quali sono le radici profonde del fondamentalismo, così prepotentemente attuale oggi, e dell’universalismo religioso? Che sfide devono affrontare le grandi religioni di massa nell’epoca della globalizzazione? Sono domande cui Paolo Scarpi tenta di fornire una risposta, offrendo un’ampia panoramica che intreccia passato e presente, e che suggerisce molteplici punti di vista su temi apparentemente «intoccabili». Ma ciò che più preme all’autore, ancor prima che fornire risposte, è formulare le domande giuste, restituendo alle parole il loro significato più autentico: è quindi necessario rivedere il nostro stesso concetto di «religione», stabilire il peso dei filtri storici e sociali attraverso i quali osserviamo e viviamo il fenomeno religioso. Perché «si fa presto a dire Dio», basandoci su convinzioni e credenze tanto radicate da sembrare verità incontrovertibili e nient’affatto complesse. Al contrario, l’esercizio del dubbio e del pensiero critico si rivelano strumenti indispensabili anche per chi intende ricercare le tracce dell’eterno nella storia.
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Si fa presto a dire Dio: Riflessioni sul multiculturalismo religioso

Si fa presto a dire Dio: Riflessioni sul multiculturalismo religioso

by Paolo Scarpi
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Si fa presto a dire Dio: Riflessioni sul multiculturalismo religioso

by Paolo Scarpi

eBook

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Overview

Chi sono Yahweh, Dio, Allah, e le altre divinità del pantheon induista, o di quello greco, egizio? «Dio» sembra essere una presenza costante e nient’affatto monolitica, anzi multiforme e ricchissima di sfumature, nella vita dell’uomo. Cosa sono quindi le «religioni»? Cosa significa tracciarne una storia oggi, agli albori del secondo millennio? Quali sono le radici profonde del fondamentalismo, così prepotentemente attuale oggi, e dell’universalismo religioso? Che sfide devono affrontare le grandi religioni di massa nell’epoca della globalizzazione? Sono domande cui Paolo Scarpi tenta di fornire una risposta, offrendo un’ampia panoramica che intreccia passato e presente, e che suggerisce molteplici punti di vista su temi apparentemente «intoccabili». Ma ciò che più preme all’autore, ancor prima che fornire risposte, è formulare le domande giuste, restituendo alle parole il loro significato più autentico: è quindi necessario rivedere il nostro stesso concetto di «religione», stabilire il peso dei filtri storici e sociali attraverso i quali osserviamo e viviamo il fenomeno religioso. Perché «si fa presto a dire Dio», basandoci su convinzioni e credenze tanto radicate da sembrare verità incontrovertibili e nient’affatto complesse. Al contrario, l’esercizio del dubbio e del pensiero critico si rivelano strumenti indispensabili anche per chi intende ricercare le tracce dell’eterno nella storia.

Product Details

ISBN-13: 9788868336042
Publisher: Ponte alle Grazie
Publication date: 07/14/2016
Sold by: GeMS
Format: eBook
Pages: 160
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Paolo Scarpi è professore di Storia delle religioni all’Università degli Studi di Padova. Le sue ricerche hanno per oggetto le religioni del mondo antico, i culti misterici, gli esoterismi, i problemi religiosi nella società multiculturale, la funzione normativa dei sistemi religiosi sui comportamenti alimentari e la simbologia delle tradizioni culinarie. Ha pubblicato La fuga e il ritorno. Storia e mitologia del viaggio (Marsilio, 1992); Il senso del cibo (Sellerio, 2005); Le religioni dei misteri (Fondazione Valla-Mondadori, 2002); La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto (Fondazione Valla-Mondadori, 2009).
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