Sarti Antonio: un diavolo per capello
Una indagine di Sarti Antonio, sergente della questura di Bologna, detective atipico e anticonformista tormentato da una leggendaria colite cronica. Talmente lontano dall'immagine dell'investigatore tutto d'un pezzo che finisce addirittura per fare il protagonista di uno sceneggiato televisivo.
Raimondi Cesare, ispettore capo, è convinto che a organizzare un colpo in banca sia stato lo stesso direttore dell'istituto, cosí manda Sarti Antonio, sergente, in vacanza a Loiano, «la Cortina dei poveri», il paese dove è stato perpetrato il misfatto: dovrà pedinare il direttore, controllarlo a vista per provarne la colpevolezza e recuperare la refurtiva, che è sparita nel nulla. Ma Sarti Antonio sembra essere interessato alla bella e intrigante moglie del direttore piú che alla soluzione dell'enigma. E che fare se tutti gli indizi portano a ritenere responsabile proprio la gentile signora? Poi Sarti Antonio rifiuta un caffè. E se è arrivato a questo punto, allora per lui si mette male sul serio.
L'ispettore capo alza gli occhi dal tavolo.
- Non li legge lei i giornali? Sarti Antonio annuisce, ma insiste anche se i dolori si fanno piú frequenti e acuti.
- Li leggo. Vorrei conoscere qualche particolare... Le mie indagini... Raimondi Cesare, ispettore capo, non si trattiene piú. Si alza dalla poltrona e urla:
- Le sue indagini? Chi le ha detto... Chi le ha parlato, è vero come si dice, di indagini? Lei deve seguire il signor Valeriani Adelmo. Notte e giorno. Tutto qui! E riferire al sottoscritto, è vero come si dice, ogni sua mossa, ogni atto, sia pure di poco conto.
- Ho capito.
- Ne sono lieto -. Risiede, e mentre Sarti Antonio, sergente, lascia l'ufficio, conclude:
- E cerchi di non farsi notare troppo. Veda, se riesce, di passare inosservato, è vero come si dice. Sarti Antonio, sergente, non obietta, anche perché non ha tempo. Gli serve un gabinetto. Il resto, per ora, è solo poesia: non conta molto.
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Raimondi Cesare, ispettore capo, è convinto che a organizzare un colpo in banca sia stato lo stesso direttore dell'istituto, cosí manda Sarti Antonio, sergente, in vacanza a Loiano, «la Cortina dei poveri», il paese dove è stato perpetrato il misfatto: dovrà pedinare il direttore, controllarlo a vista per provarne la colpevolezza e recuperare la refurtiva, che è sparita nel nulla. Ma Sarti Antonio sembra essere interessato alla bella e intrigante moglie del direttore piú che alla soluzione dell'enigma. E che fare se tutti gli indizi portano a ritenere responsabile proprio la gentile signora? Poi Sarti Antonio rifiuta un caffè. E se è arrivato a questo punto, allora per lui si mette male sul serio.
L'ispettore capo alza gli occhi dal tavolo.
- Non li legge lei i giornali? Sarti Antonio annuisce, ma insiste anche se i dolori si fanno piú frequenti e acuti.
- Li leggo. Vorrei conoscere qualche particolare... Le mie indagini... Raimondi Cesare, ispettore capo, non si trattiene piú. Si alza dalla poltrona e urla:
- Le sue indagini? Chi le ha detto... Chi le ha parlato, è vero come si dice, di indagini? Lei deve seguire il signor Valeriani Adelmo. Notte e giorno. Tutto qui! E riferire al sottoscritto, è vero come si dice, ogni sua mossa, ogni atto, sia pure di poco conto.
- Ho capito.
- Ne sono lieto -. Risiede, e mentre Sarti Antonio, sergente, lascia l'ufficio, conclude:
- E cerchi di non farsi notare troppo. Veda, se riesce, di passare inosservato, è vero come si dice. Sarti Antonio, sergente, non obietta, anche perché non ha tempo. Gli serve un gabinetto. Il resto, per ora, è solo poesia: non conta molto.
Sarti Antonio: un diavolo per capello
Una indagine di Sarti Antonio, sergente della questura di Bologna, detective atipico e anticonformista tormentato da una leggendaria colite cronica. Talmente lontano dall'immagine dell'investigatore tutto d'un pezzo che finisce addirittura per fare il protagonista di uno sceneggiato televisivo.
Raimondi Cesare, ispettore capo, è convinto che a organizzare un colpo in banca sia stato lo stesso direttore dell'istituto, cosí manda Sarti Antonio, sergente, in vacanza a Loiano, «la Cortina dei poveri», il paese dove è stato perpetrato il misfatto: dovrà pedinare il direttore, controllarlo a vista per provarne la colpevolezza e recuperare la refurtiva, che è sparita nel nulla. Ma Sarti Antonio sembra essere interessato alla bella e intrigante moglie del direttore piú che alla soluzione dell'enigma. E che fare se tutti gli indizi portano a ritenere responsabile proprio la gentile signora? Poi Sarti Antonio rifiuta un caffè. E se è arrivato a questo punto, allora per lui si mette male sul serio.
L'ispettore capo alza gli occhi dal tavolo.
- Non li legge lei i giornali? Sarti Antonio annuisce, ma insiste anche se i dolori si fanno piú frequenti e acuti.
- Li leggo. Vorrei conoscere qualche particolare... Le mie indagini... Raimondi Cesare, ispettore capo, non si trattiene piú. Si alza dalla poltrona e urla:
- Le sue indagini? Chi le ha detto... Chi le ha parlato, è vero come si dice, di indagini? Lei deve seguire il signor Valeriani Adelmo. Notte e giorno. Tutto qui! E riferire al sottoscritto, è vero come si dice, ogni sua mossa, ogni atto, sia pure di poco conto.
- Ho capito.
- Ne sono lieto -. Risiede, e mentre Sarti Antonio, sergente, lascia l'ufficio, conclude:
- E cerchi di non farsi notare troppo. Veda, se riesce, di passare inosservato, è vero come si dice. Sarti Antonio, sergente, non obietta, anche perché non ha tempo. Gli serve un gabinetto. Il resto, per ora, è solo poesia: non conta molto.
Raimondi Cesare, ispettore capo, è convinto che a organizzare un colpo in banca sia stato lo stesso direttore dell'istituto, cosí manda Sarti Antonio, sergente, in vacanza a Loiano, «la Cortina dei poveri», il paese dove è stato perpetrato il misfatto: dovrà pedinare il direttore, controllarlo a vista per provarne la colpevolezza e recuperare la refurtiva, che è sparita nel nulla. Ma Sarti Antonio sembra essere interessato alla bella e intrigante moglie del direttore piú che alla soluzione dell'enigma. E che fare se tutti gli indizi portano a ritenere responsabile proprio la gentile signora? Poi Sarti Antonio rifiuta un caffè. E se è arrivato a questo punto, allora per lui si mette male sul serio.
L'ispettore capo alza gli occhi dal tavolo.
- Non li legge lei i giornali? Sarti Antonio annuisce, ma insiste anche se i dolori si fanno piú frequenti e acuti.
- Li leggo. Vorrei conoscere qualche particolare... Le mie indagini... Raimondi Cesare, ispettore capo, non si trattiene piú. Si alza dalla poltrona e urla:
- Le sue indagini? Chi le ha detto... Chi le ha parlato, è vero come si dice, di indagini? Lei deve seguire il signor Valeriani Adelmo. Notte e giorno. Tutto qui! E riferire al sottoscritto, è vero come si dice, ogni sua mossa, ogni atto, sia pure di poco conto.
- Ho capito.
- Ne sono lieto -. Risiede, e mentre Sarti Antonio, sergente, lascia l'ufficio, conclude:
- E cerchi di non farsi notare troppo. Veda, se riesce, di passare inosservato, è vero come si dice. Sarti Antonio, sergente, non obietta, anche perché non ha tempo. Gli serve un gabinetto. Il resto, per ora, è solo poesia: non conta molto.
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Product Details
ISBN-13: | 9788858402511 |
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Publisher: | EINAUDI |
Publication date: | 10/07/2010 |
Series: | I casi dell'ispettore Sarti , #1 |
Sold by: | GIULIO EINAUDI EDITORE - EBKS |
Format: | eBook |
File size: | 401 KB |
Language: | Italian |
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