Di cosa abbiamo paura quando abbiamo paura dell’Islam? In questo libro, che raccoglie i suoi interventi pubblicati su Le Monde a partire dall’11 Settembre, Olivier Roy demolisce i cliché su cui si basano sia le posizioni rigidamente identitarie della destra sia il multiculturalismo demagogico della sinistra. Rifiutando luoghi comuni come quelli dello «scontro di civiltà» o dell’esistenza di una «comunità musulmana» intrinsecamente minacciosa e inassimilabile, Roy indica in quale direzione bisogna guardare per affrontare una situazione molto più complessa e sfaccettata di quella opportunisticamente delineata dai media. Spiega chi sono i giovani nichilisti e individualisti, emarginati dalla globalizzazione e divenuti estranei alle loro stesse famiglie, che abbracciano il terrorismo in nome di un Islam idealizzato; compie una rigorosa analisi politica della questione islamica, dalla primavera araba ad Al Quaeda all’Isis; dimostra, infine, perché proprio nella Francia così duramente attaccata in questi anni sia possibile, come scrive Nicolas Truong, «sperare in un Paese capace di raccordare i propri ideali alla pluralità dei mondi».
