A soli quattro anni Susan aveva già le idee chiare: nella vita sarebbe stata una prima ballerina, un'attrice, un'artista famosa, una pattinatrice sul ghiaccio e anche Batgirl. L'unica cosa che proprio non voleva essere era un'hippy. E invece. Il vantaggio di crescere in una famiglia bizzarra è che se ti metti in testa che un tutù di raso è l'abbigliamento ideale per l'asilo, nessuno ti dà contro. Lo svantaggio è che quando tua madre decide di iscriverti a un corso di meditazione trascendentale con un santone che sembra un nano da giardino travestito, non c'è verso di farle cambiare idea. Quando poi quando arrivi all'età della ragione, la sensazione di essere socialmente ritardata ti fa desiderare un nucleo familiare un tantino più normale. Ma la normalità, nella vita di Susan, non è di casa. E se l'adolescenza lascia qualche segno, tra feste psichedeliche, incontri inattesi con rockstar e una prima volta tragicomica, forse toccherebbe all'età adulta portare senno e discernimento, ma con una vita professionale rocambolesca e un innegabile talento nel collezionare uomini sbagliati, anche quella è utopia. Tra risate e colpi di scena la storia di Susan continua così com'era iniziata: come un esilarante romanzo in cui tutti possiamo riconoscerci almeno un po'.
