Napoleone il grande
*** Vincitore del Prix du Jury des Grands Prix de la Fondation Napoléon 2014*** Nel marzo 1807, lontano dalla Francia, Napoleone Bonaparte scriveva alla moglie Giuseppina: «So fare altre cose oltre a condurre guerre, ma il dovere viene per primo». E nell’arco di vent’anni appena, dall’ottobre 1795, in cui era un giovane capitano di artiglieria mandato a sedare tumulti a Parigi, fino al giugno 1815 e alla sconfitta finale di Waterloo, Napoleone ebbe modo di mostrare in quante forme questo senso del dovere poteva manifestarsi: conquistato il potere con un colpo di stato, pose fine alla corruzione e all’incompetenza in cui si era arenata la Rivoluzione, e se da una parte reinventò l’arte della guerra in una serie di battaglie folgoranti, dall’altra ricreò dalle fondamenta l’apparato legislativo e amministrativo, modernizzò i sistemi di istruzione e promosse la fioritura dello “stile impero” nelle arti. Poi l’impossibilità di sconfiggere il suo nemico più ostinato, la Gran Bretagna, lo spinse verso campagne estenuanti e alla fine fatali in Spagna e Russia. L’epilogo in sordina della sua vita avventurosa, in esilio a Sant’Elena, per ironia della sorte e della Storia si salda con i suoi esordi, con quel quaderno di geografia dove da ragazzo annotava, a margine di un lungo elenco di possedimenti imperiali britannici: «Sainte-Hélène: petite île». Andrew Roberts ha attinto al corpus completo delle 33 000 lettere napoleoniche, tuttora in corso di pubblicazione, e ha visitato quasi tutti i campi di battaglia e i luoghi della sua vita, mostrandoci per la prima volta “l’imperatore dei francesi” così com’era davvero: incredibilmente versatile, ironico, ambizioso, ferocemente determinato ma anche disposto al perdono, ossessionato dalla discendenza e scostante in amore. Perché Napoleone il Grande non fu una sorta di antieroe destinato alla nemesi, un moderno personaggio da tragedia greca o un’altra delle immagini che gli hanno ritagliato addosso dozzine di ricostruzioni storiche. Come scrisse nelle sue memorie George Home, guardiamarina a bordo della nave inglese che lo prese in consegna, sconfitto e prigioniero, dopo Waterloo, Napoleone «ci ha mostrato che cosa può fare una semplice creatura umana, come noi, in un arco di tempo così breve». «Molto divertente e provocatorio.» — Antony Beevοr, autore di Stalingrado «Dinamite pura.» — Bernard cornwell, autore di Waterloo «Andrew Roberts, infaticabile nel rintracciare documenti, nel perlustrare i campi di battaglia, i palazzi e i luoghi d’esilio di Napoleone, fa confluire il tutto in un grande affresco che traccia con l’aplomb del consumato narratore e storico. Un libro che ricorda alle nuove generazioni perché Napoleone è stato così importante, e perché continuerà a esserlo.» — Mark Mazower, THE GUARDIAN «Una biografia corposa, ricca, profonda, ironica, umana. Trasuda ammirazione senza essere apologetica. Ma non è soltanto una brillante biografia di Napoleone. È anche un saggio sull’arte di governare e una meditazione sulla Storia.» — Dan Jones, THE DAILY TELEGRAPH «Un libro degno di un trionfo napoleonico: scritto con eleganza, epico nel respiro, romanzesco nella cura dei dettagli, restituisce l’irresistibile slancio galoppante di una carica di cavalleria, pur essendo a suo agio nel raccontare il campo di battaglia quanto la camera da letto. Eccola qua, la biografia definitiva.» — Simon Sebag Montefiore, EVENING STANDARD
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Napoleone il grande
*** Vincitore del Prix du Jury des Grands Prix de la Fondation Napoléon 2014*** Nel marzo 1807, lontano dalla Francia, Napoleone Bonaparte scriveva alla moglie Giuseppina: «So fare altre cose oltre a condurre guerre, ma il dovere viene per primo». E nell’arco di vent’anni appena, dall’ottobre 1795, in cui era un giovane capitano di artiglieria mandato a sedare tumulti a Parigi, fino al giugno 1815 e alla sconfitta finale di Waterloo, Napoleone ebbe modo di mostrare in quante forme questo senso del dovere poteva manifestarsi: conquistato il potere con un colpo di stato, pose fine alla corruzione e all’incompetenza in cui si era arenata la Rivoluzione, e se da una parte reinventò l’arte della guerra in una serie di battaglie folgoranti, dall’altra ricreò dalle fondamenta l’apparato legislativo e amministrativo, modernizzò i sistemi di istruzione e promosse la fioritura dello “stile impero” nelle arti. Poi l’impossibilità di sconfiggere il suo nemico più ostinato, la Gran Bretagna, lo spinse verso campagne estenuanti e alla fine fatali in Spagna e Russia. L’epilogo in sordina della sua vita avventurosa, in esilio a Sant’Elena, per ironia della sorte e della Storia si salda con i suoi esordi, con quel quaderno di geografia dove da ragazzo annotava, a margine di un lungo elenco di possedimenti imperiali britannici: «Sainte-Hélène: petite île». Andrew Roberts ha attinto al corpus completo delle 33 000 lettere napoleoniche, tuttora in corso di pubblicazione, e ha visitato quasi tutti i campi di battaglia e i luoghi della sua vita, mostrandoci per la prima volta “l’imperatore dei francesi” così com’era davvero: incredibilmente versatile, ironico, ambizioso, ferocemente determinato ma anche disposto al perdono, ossessionato dalla discendenza e scostante in amore. Perché Napoleone il Grande non fu una sorta di antieroe destinato alla nemesi, un moderno personaggio da tragedia greca o un’altra delle immagini che gli hanno ritagliato addosso dozzine di ricostruzioni storiche. Come scrisse nelle sue memorie George Home, guardiamarina a bordo della nave inglese che lo prese in consegna, sconfitto e prigioniero, dopo Waterloo, Napoleone «ci ha mostrato che cosa può fare una semplice creatura umana, come noi, in un arco di tempo così breve». «Molto divertente e provocatorio.» — Antony Beevοr, autore di Stalingrado «Dinamite pura.» — Bernard cornwell, autore di Waterloo «Andrew Roberts, infaticabile nel rintracciare documenti, nel perlustrare i campi di battaglia, i palazzi e i luoghi d’esilio di Napoleone, fa confluire il tutto in un grande affresco che traccia con l’aplomb del consumato narratore e storico. Un libro che ricorda alle nuove generazioni perché Napoleone è stato così importante, e perché continuerà a esserlo.» — Mark Mazower, THE GUARDIAN «Una biografia corposa, ricca, profonda, ironica, umana. Trasuda ammirazione senza essere apologetica. Ma non è soltanto una brillante biografia di Napoleone. È anche un saggio sull’arte di governare e una meditazione sulla Storia.» — Dan Jones, THE DAILY TELEGRAPH «Un libro degno di un trionfo napoleonico: scritto con eleganza, epico nel respiro, romanzesco nella cura dei dettagli, restituisce l’irresistibile slancio galoppante di una carica di cavalleria, pur essendo a suo agio nel raccontare il campo di battaglia quanto la camera da letto. Eccola qua, la biografia definitiva.» — Simon Sebag Montefiore, EVENING STANDARD
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Napoleone il grande

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by Andrew Roberts
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Product Details

ISBN-13: 9788851133177
Publisher: UTET
Publication date: 12/11/2015
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 1092
File size: 8 MB
Language: Italian

About the Author

Andrew Roberts, nato a Londra nel 1963, storico e giornalista, collabora con il “Wall Street Journal”. Autore di documentari e pubblicazioni di successo, in Italia ha pubblicato 18 giugno 1815. Waterloo (Corbaccio, 2009). Ha vinto molti premi, tra cui il Wolfson History Prize e il British Army Military Book of the Year. È membro del Napoleonic Institute. Il suo ciclo di documentari su Napoleone, tratto da questo libro, è andato in onda per la bbc.
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