Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia
«Ha sbagliato, deve pagare», «se sacrifico qualcosa, in cambio...»: c’è una ragionevole follia nell’umano che contabilizza la giustizia, terrena e non. E questo accade da sempre. Sia il sacrificio umano sia il capro espiatorio, di cui il primo rappresenta una sorta di estrema esaspe­razione, costituiscono autentiche «follie antro­pologiche» che tuttavia rivelano, come spesso accade quando ci si confronta con gli aspetti più profondi ed estremi dell’esperienza umana, una loro irriducibile ragionevolezza.
Ma se nel giudicare si segue la vendetta o la bilancia, dove si arriva? Per tentare di compren­dere il senso di simili follie è necessario risalire al primato dell’economico che è all’origine della pulsione sacrificale, che non a caso ha sempre contaminato esperienze religiose e pratiche della giustizia. E lo ha fatto rivestendosi di sem­bianze, spesso rispettabili e accattivanti, diver­se all’apparenza, ma sempre uguali nel servirsi delle «logiche follie» punitive per un perenne esercizio di autoinganno. Aumentare la pena fa davvero diminuire il reato? Sacrificare una vita in cambio di altro può essere ragionevole? Eppure specchiandosi nell’ombra delle sue car­ceri e delle sue pene, legali o sociali, ogni epoca può conquistare una speranza di verità. Fosse anche soltanto quella della smorfia sul volto che si ritrae dalla luce, per dirla con Franz Kafka. Uno stimolante studio di un filosofo-antropologo e un giurista sull’intricato intreccio tra economia, religiosità e giustizia.
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Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia
«Ha sbagliato, deve pagare», «se sacrifico qualcosa, in cambio...»: c’è una ragionevole follia nell’umano che contabilizza la giustizia, terrena e non. E questo accade da sempre. Sia il sacrificio umano sia il capro espiatorio, di cui il primo rappresenta una sorta di estrema esaspe­razione, costituiscono autentiche «follie antro­pologiche» che tuttavia rivelano, come spesso accade quando ci si confronta con gli aspetti più profondi ed estremi dell’esperienza umana, una loro irriducibile ragionevolezza.
Ma se nel giudicare si segue la vendetta o la bilancia, dove si arriva? Per tentare di compren­dere il senso di simili follie è necessario risalire al primato dell’economico che è all’origine della pulsione sacrificale, che non a caso ha sempre contaminato esperienze religiose e pratiche della giustizia. E lo ha fatto rivestendosi di sem­bianze, spesso rispettabili e accattivanti, diver­se all’apparenza, ma sempre uguali nel servirsi delle «logiche follie» punitive per un perenne esercizio di autoinganno. Aumentare la pena fa davvero diminuire il reato? Sacrificare una vita in cambio di altro può essere ragionevole? Eppure specchiandosi nell’ombra delle sue car­ceri e delle sue pene, legali o sociali, ogni epoca può conquistare una speranza di verità. Fosse anche soltanto quella della smorfia sul volto che si ritrae dalla luce, per dirla con Franz Kafka. Uno stimolante studio di un filosofo-antropologo e un giurista sull’intricato intreccio tra economia, religiosità e giustizia.
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Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia

Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia

by Silvano Petrosino, Gabrio Forti
Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia

Logiche follie: Sacrifici umani e illusioni della giustizia

by Silvano Petrosino, Gabrio Forti

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«Ha sbagliato, deve pagare», «se sacrifico qualcosa, in cambio...»: c’è una ragionevole follia nell’umano che contabilizza la giustizia, terrena e non. E questo accade da sempre. Sia il sacrificio umano sia il capro espiatorio, di cui il primo rappresenta una sorta di estrema esaspe­razione, costituiscono autentiche «follie antro­pologiche» che tuttavia rivelano, come spesso accade quando ci si confronta con gli aspetti più profondi ed estremi dell’esperienza umana, una loro irriducibile ragionevolezza.
Ma se nel giudicare si segue la vendetta o la bilancia, dove si arriva? Per tentare di compren­dere il senso di simili follie è necessario risalire al primato dell’economico che è all’origine della pulsione sacrificale, che non a caso ha sempre contaminato esperienze religiose e pratiche della giustizia. E lo ha fatto rivestendosi di sem­bianze, spesso rispettabili e accattivanti, diver­se all’apparenza, ma sempre uguali nel servirsi delle «logiche follie» punitive per un perenne esercizio di autoinganno. Aumentare la pena fa davvero diminuire il reato? Sacrificare una vita in cambio di altro può essere ragionevole? Eppure specchiandosi nell’ombra delle sue car­ceri e delle sue pene, legali o sociali, ogni epoca può conquistare una speranza di verità. Fosse anche soltanto quella della smorfia sul volto che si ritrae dalla luce, per dirla con Franz Kafka. Uno stimolante studio di un filosofo-antropologo e un giurista sull’intricato intreccio tra economia, religiosità e giustizia.

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ISBN-13: 9788834352304
Publisher: Vita e Pensiero
Publication date: 11/11/2022
Series: Transizioni
Sold by: BOOKREPUBLIC SRL
Format: eBook
Pages: 160
File size: 720 KB
Language: Italian
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