Le prime albe del mondo: Viaggi, esplorazioni, scalate
«Si ammira chi è in grado di 'sconfiggere l'ignoto', eppure sentiamo l'intimo bisogno che l'ignoto continui a esistere. Per poter sognare abbiamo bisogno che rimanga una porzione sconosciuta di natura che ci porti verso le prime albe del mondo. Un luogo della nostalgia. Esiste ancora?» Verso quei luoghi, in compagnia di viaggiatori del passato, ci porta un instancabile scopritore di storie. «La via sulla Est del Petit Capucin era stata ripetuta pochissime volte, e la mia speranza era di trovare con un po' di fortuna uno dei chiodi originali piantati dallo stesso Gervasutti e rimasti in parete ad arrugginire per quasi mezzo secolo. Ciò che stavo per compiere – ed era ciò che più mi eccitava – era il ritorno su antiche tracce alpinistiche ormai quasi dimenticate. Era l'esplorazione di un'antica esplorazione». Marco Albino Ferrari ripercorre le strade di quegli uomini e di quelle donne che attratti dall'ebbrezza dell'ignoto si sono spinti nei luoghi inesplorati della Terra: montagne, oceani, ghiacciai, spazi infiniti. I passi di Walter Bonatti, quelli di Reinhold Messner, di Bill Tilman, di Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte, di Eric Shipton, degli ultimi esploratori del Novecento. Un inconsueto cammino attraverso il Monte Bianco, le cime della Patagonia e dell'Africa equatoriale, fino all'Everest e a Capo Horn, per far ritorno sulle Alpi. Ne esce una lettura trascinante e intimamente interrogativa, popolata di bufere, di sorprese, di difficoltà con, sullo sfondo, le questioni cruciali che investono l'uomo di fronte agli ultimi spazi selvaggi del pianeta.
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Le prime albe del mondo: Viaggi, esplorazioni, scalate
«Si ammira chi è in grado di 'sconfiggere l'ignoto', eppure sentiamo l'intimo bisogno che l'ignoto continui a esistere. Per poter sognare abbiamo bisogno che rimanga una porzione sconosciuta di natura che ci porti verso le prime albe del mondo. Un luogo della nostalgia. Esiste ancora?» Verso quei luoghi, in compagnia di viaggiatori del passato, ci porta un instancabile scopritore di storie. «La via sulla Est del Petit Capucin era stata ripetuta pochissime volte, e la mia speranza era di trovare con un po' di fortuna uno dei chiodi originali piantati dallo stesso Gervasutti e rimasti in parete ad arrugginire per quasi mezzo secolo. Ciò che stavo per compiere – ed era ciò che più mi eccitava – era il ritorno su antiche tracce alpinistiche ormai quasi dimenticate. Era l'esplorazione di un'antica esplorazione». Marco Albino Ferrari ripercorre le strade di quegli uomini e di quelle donne che attratti dall'ebbrezza dell'ignoto si sono spinti nei luoghi inesplorati della Terra: montagne, oceani, ghiacciai, spazi infiniti. I passi di Walter Bonatti, quelli di Reinhold Messner, di Bill Tilman, di Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte, di Eric Shipton, degli ultimi esploratori del Novecento. Un inconsueto cammino attraverso il Monte Bianco, le cime della Patagonia e dell'Africa equatoriale, fino all'Everest e a Capo Horn, per far ritorno sulle Alpi. Ne esce una lettura trascinante e intimamente interrogativa, popolata di bufere, di sorprese, di difficoltà con, sullo sfondo, le questioni cruciali che investono l'uomo di fronte agli ultimi spazi selvaggi del pianeta.
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Le prime albe del mondo: Viaggi, esplorazioni, scalate

Le prime albe del mondo: Viaggi, esplorazioni, scalate

by Marco Albino Ferrari
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Le prime albe del mondo: Viaggi, esplorazioni, scalate

by Marco Albino Ferrari

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«Si ammira chi è in grado di 'sconfiggere l'ignoto', eppure sentiamo l'intimo bisogno che l'ignoto continui a esistere. Per poter sognare abbiamo bisogno che rimanga una porzione sconosciuta di natura che ci porti verso le prime albe del mondo. Un luogo della nostalgia. Esiste ancora?» Verso quei luoghi, in compagnia di viaggiatori del passato, ci porta un instancabile scopritore di storie. «La via sulla Est del Petit Capucin era stata ripetuta pochissime volte, e la mia speranza era di trovare con un po' di fortuna uno dei chiodi originali piantati dallo stesso Gervasutti e rimasti in parete ad arrugginire per quasi mezzo secolo. Ciò che stavo per compiere – ed era ciò che più mi eccitava – era il ritorno su antiche tracce alpinistiche ormai quasi dimenticate. Era l'esplorazione di un'antica esplorazione». Marco Albino Ferrari ripercorre le strade di quegli uomini e di quelle donne che attratti dall'ebbrezza dell'ignoto si sono spinti nei luoghi inesplorati della Terra: montagne, oceani, ghiacciai, spazi infiniti. I passi di Walter Bonatti, quelli di Reinhold Messner, di Bill Tilman, di Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte, di Eric Shipton, degli ultimi esploratori del Novecento. Un inconsueto cammino attraverso il Monte Bianco, le cime della Patagonia e dell'Africa equatoriale, fino all'Everest e a Capo Horn, per far ritorno sulle Alpi. Ne esce una lettura trascinante e intimamente interrogativa, popolata di bufere, di sorprese, di difficoltà con, sullo sfondo, le questioni cruciali che investono l'uomo di fronte agli ultimi spazi selvaggi del pianeta.

Product Details

ISBN-13: 9788858114964
Publisher: Editori Laterza
Publication date: 07/03/2014
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 350
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Marco Albino Ferrari (1965) ha fondato e dirige la rivista "Meridiani Montagne". Ha scritto sceneggiature per la radio, realizzato documentari e diretto il mensile "Alp". Ha collaborato con la casa editrice Einaudi e curato la collana "I Licheni" per Vivalda Editori. Scrive per "La Stampa". Tra i suoi libri: Frêney 1961 (Vivalda Editori 1996); Il vuoto alle spalle (Corbaccio 2000); Terraferma (Corbaccio 2002); In viaggio sulle Alpi (Einaudi 2009); La sposa dell'aria (Feltrinelli 2010).
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