Le Isole di Cosa Nostra
“Le isole di Cosa Nostra”, l'ultimo romanzo di Diego Segreto, percorre buona parte della storia dell'intelligence statunitense e ci conduce tra i “ragazzi” dell'Oss sino alla Cia di Truman con un intrigante racconto ricco di vicissitudini e vite intrecciate. Il protagonista è un oriundo calabrese che approda nell'isola delle ostriche, oggi Ellis Island”, nei primi del ‘900. È un infiltrato tra i paracadutisti della gloriosa Folgore del 1942 e si trova tra le truppe a Tarquinia per spiarne i movimenti. In America partecipa al tavolo della Naval Agency per “l'operazione Husky”, lo sbarco delle forze alleate in Sicilia. Il Governo Usa s'inginocchia alla mafia italo-americana di Lucky Luciano e Frank Costello, per condurre a buon fine lo sbarco. Don Calò Vizzini è il boss siciliano di riferimento per entrambi: dell'Oss e del padrino di Cosa Nostra rinchiuso nel carcere di Great Meadow. Il prezzo da pagare dall'amministrazione statunitense è di estradare in Italia il detenuto… In una atmosfera di “vecchia” America non poteva mancare la star di Hollywood, il Tip – Tap, il baseball di Babe Ruth e la Coca Cola. Diego Segreto ci fa rivivere, in questo romanzo, una trepidante emozione, quasi felliniana, fatta di vicende che lambiscono il surreale, senza mai tradire il rigore storiografico di alcuni personaggi. Ancora oggi, a Cosenza, qualcuno ricorda “Tony l'americano”… egli non era altro che l'ex canaglia dell'Oss e maggiore della Cia del presidente Truman. “Farsi amici i politici e lavorarci in unione; tutto é business e tutti ne godono, e quella italo - americana dovrà, come mafia, primeggiare sugli altri clan criminali; essa, da ora in poi, sarà una holding: finalmente, “COSA NOSTRA”… è!” “A'Merica è lontana e nuatri un ci amu pi babbiari; unn'é na babbiata; ci amu pi travagghiu e pi l'avvenire ri picciuotti! Là, si guadagnano i picciuli che sono di colore virdi, come a speranza; Non c'è camurria, c'è rispetto per le persone e se sei bravo macari arriniesci. “Come piacì a Dio e a Santa Rrosalia” disse la signora Lucania”. “Se disponi di una grande quantità di quello che la gente vuole e non può avere, allora puoi soddisfare la richiesta e rastrellare la grana”. - Legge Lansky- Diego Segreto
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Le Isole di Cosa Nostra
“Le isole di Cosa Nostra”, l'ultimo romanzo di Diego Segreto, percorre buona parte della storia dell'intelligence statunitense e ci conduce tra i “ragazzi” dell'Oss sino alla Cia di Truman con un intrigante racconto ricco di vicissitudini e vite intrecciate. Il protagonista è un oriundo calabrese che approda nell'isola delle ostriche, oggi Ellis Island”, nei primi del ‘900. È un infiltrato tra i paracadutisti della gloriosa Folgore del 1942 e si trova tra le truppe a Tarquinia per spiarne i movimenti. In America partecipa al tavolo della Naval Agency per “l'operazione Husky”, lo sbarco delle forze alleate in Sicilia. Il Governo Usa s'inginocchia alla mafia italo-americana di Lucky Luciano e Frank Costello, per condurre a buon fine lo sbarco. Don Calò Vizzini è il boss siciliano di riferimento per entrambi: dell'Oss e del padrino di Cosa Nostra rinchiuso nel carcere di Great Meadow. Il prezzo da pagare dall'amministrazione statunitense è di estradare in Italia il detenuto… In una atmosfera di “vecchia” America non poteva mancare la star di Hollywood, il Tip – Tap, il baseball di Babe Ruth e la Coca Cola. Diego Segreto ci fa rivivere, in questo romanzo, una trepidante emozione, quasi felliniana, fatta di vicende che lambiscono il surreale, senza mai tradire il rigore storiografico di alcuni personaggi. Ancora oggi, a Cosenza, qualcuno ricorda “Tony l'americano”… egli non era altro che l'ex canaglia dell'Oss e maggiore della Cia del presidente Truman. “Farsi amici i politici e lavorarci in unione; tutto é business e tutti ne godono, e quella italo - americana dovrà, come mafia, primeggiare sugli altri clan criminali; essa, da ora in poi, sarà una holding: finalmente, “COSA NOSTRA”… è!” “A'Merica è lontana e nuatri un ci amu pi babbiari; unn'é na babbiata; ci amu pi travagghiu e pi l'avvenire ri picciuotti! Là, si guadagnano i picciuli che sono di colore virdi, come a speranza; Non c'è camurria, c'è rispetto per le persone e se sei bravo macari arriniesci. “Come piacì a Dio e a Santa Rrosalia” disse la signora Lucania”. “Se disponi di una grande quantità di quello che la gente vuole e non può avere, allora puoi soddisfare la richiesta e rastrellare la grana”. - Legge Lansky- Diego Segreto
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“Le isole di Cosa Nostra”, l'ultimo romanzo di Diego Segreto, percorre buona parte della storia dell'intelligence statunitense e ci conduce tra i “ragazzi” dell'Oss sino alla Cia di Truman con un intrigante racconto ricco di vicissitudini e vite intrecciate. Il protagonista è un oriundo calabrese che approda nell'isola delle ostriche, oggi Ellis Island”, nei primi del ‘900. È un infiltrato tra i paracadutisti della gloriosa Folgore del 1942 e si trova tra le truppe a Tarquinia per spiarne i movimenti. In America partecipa al tavolo della Naval Agency per “l'operazione Husky”, lo sbarco delle forze alleate in Sicilia. Il Governo Usa s'inginocchia alla mafia italo-americana di Lucky Luciano e Frank Costello, per condurre a buon fine lo sbarco. Don Calò Vizzini è il boss siciliano di riferimento per entrambi: dell'Oss e del padrino di Cosa Nostra rinchiuso nel carcere di Great Meadow. Il prezzo da pagare dall'amministrazione statunitense è di estradare in Italia il detenuto… In una atmosfera di “vecchia” America non poteva mancare la star di Hollywood, il Tip – Tap, il baseball di Babe Ruth e la Coca Cola. Diego Segreto ci fa rivivere, in questo romanzo, una trepidante emozione, quasi felliniana, fatta di vicende che lambiscono il surreale, senza mai tradire il rigore storiografico di alcuni personaggi. Ancora oggi, a Cosenza, qualcuno ricorda “Tony l'americano”… egli non era altro che l'ex canaglia dell'Oss e maggiore della Cia del presidente Truman. “Farsi amici i politici e lavorarci in unione; tutto é business e tutti ne godono, e quella italo - americana dovrà, come mafia, primeggiare sugli altri clan criminali; essa, da ora in poi, sarà una holding: finalmente, “COSA NOSTRA”… è!” “A'Merica è lontana e nuatri un ci amu pi babbiari; unn'é na babbiata; ci amu pi travagghiu e pi l'avvenire ri picciuotti! Là, si guadagnano i picciuli che sono di colore virdi, come a speranza; Non c'è camurria, c'è rispetto per le persone e se sei bravo macari arriniesci. “Come piacì a Dio e a Santa Rrosalia” disse la signora Lucania”. “Se disponi di una grande quantità di quello che la gente vuole e non può avere, allora puoi soddisfare la richiesta e rastrellare la grana”. - Legge Lansky- Diego Segreto

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ISBN-13: 9788868885786
Publisher: Booksprint
Publication date: 11/26/2014
Sold by: StreetLib SRL
Format: eBook
File size: 631 KB
Language: Italian
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