“23 Novembre 1899.
Quel giorno, Aurora, seppellì il suo amatissimo padre. Alla fine della triste cerimonia i parenti e gli amici tornarono nelle loro case.
Lei no.
Lei andò alla casa del padre.
Si sedette sulla poltroncina dello scrittoio e il suo sguardo vagò per la stanza. Gli oggetti che vedeva le portarono alla mente tanti ricordi.
Chiuse gli occhi. La testa le girava. Si aggrappò ai braccioli e quando l’ansia passò, riaprì gli occhi e vide, davanti a sé, un vecchio quaderno, dalla copertina di pelle marrone. Lo aprì e…”