La voce di Ajla
«Cosa faccio, adesso? Dove vado? È andato tutto distrutto. Non è rimasto nulla». Parla da sola, Ajla, nel suo letto d’ospedale, ma nessuno può sentirla. La sua voce è muta. Accanto a lei c’è Alina, sua figlia, appena tornata da New York per assisterla. Del passato della madre non sa nulla, ignora che la sua vita affonda le radici in una tragedia che le ha rubato tutto, tranne l’orrore. Ma spetta a lei, maga del ricamo e aspirante fiber artist, ritessere la tela della loro vita in un viaggio a ritroso nel tempo. Al di là di ogni apparenza è certa che, dall’interno di quell’oscuro e muto bozzolo nel quale si è rintanata, sua madre possa udirla. Perciò le parla. E sua madre, in silenzio, le risponde. Un dialogo misterioso si snoda tra loro: la voce dell’una si intreccia ai pensieri dell’altra, i ricordi si mescolano ai sogni, gli incubi rivelano atrocità rimosse. Finché Alina non sarà in grado di trovare il bandolo del proprio passato, ordito tra le pieghe di una guerra lontana e dimenticata. E, sullo sfondo di una Parigi imbiancata dalla neve, regalare, forse, a sua madre, il futuro che le era stato negato.

Maria Silvia Bazzoli dopo la laurea al DAMS lavora come giornalista free-lance. È autrice di saggi, curatrice di rassegne e festival cinematografici, filmaker. Allo scoppio della guerra nella ex-Jugoslavia segue le vicende dei profughi e la loro accoglienza in Italia. Successivamente si dedica alla realizzazione di documentari: Amour, sexe et mobylette; Bon Sejour; Floby, une etoile au pays des hommes intègres; Ciò che rimane.
La voce di Ajla è il suo primo romanzo.
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La voce di Ajla
«Cosa faccio, adesso? Dove vado? È andato tutto distrutto. Non è rimasto nulla». Parla da sola, Ajla, nel suo letto d’ospedale, ma nessuno può sentirla. La sua voce è muta. Accanto a lei c’è Alina, sua figlia, appena tornata da New York per assisterla. Del passato della madre non sa nulla, ignora che la sua vita affonda le radici in una tragedia che le ha rubato tutto, tranne l’orrore. Ma spetta a lei, maga del ricamo e aspirante fiber artist, ritessere la tela della loro vita in un viaggio a ritroso nel tempo. Al di là di ogni apparenza è certa che, dall’interno di quell’oscuro e muto bozzolo nel quale si è rintanata, sua madre possa udirla. Perciò le parla. E sua madre, in silenzio, le risponde. Un dialogo misterioso si snoda tra loro: la voce dell’una si intreccia ai pensieri dell’altra, i ricordi si mescolano ai sogni, gli incubi rivelano atrocità rimosse. Finché Alina non sarà in grado di trovare il bandolo del proprio passato, ordito tra le pieghe di una guerra lontana e dimenticata. E, sullo sfondo di una Parigi imbiancata dalla neve, regalare, forse, a sua madre, il futuro che le era stato negato.

Maria Silvia Bazzoli dopo la laurea al DAMS lavora come giornalista free-lance. È autrice di saggi, curatrice di rassegne e festival cinematografici, filmaker. Allo scoppio della guerra nella ex-Jugoslavia segue le vicende dei profughi e la loro accoglienza in Italia. Successivamente si dedica alla realizzazione di documentari: Amour, sexe et mobylette; Bon Sejour; Floby, une etoile au pays des hommes intègres; Ciò che rimane.
La voce di Ajla è il suo primo romanzo.
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La voce di Ajla

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by Maria Silvia Bazzoli
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«Cosa faccio, adesso? Dove vado? È andato tutto distrutto. Non è rimasto nulla». Parla da sola, Ajla, nel suo letto d’ospedale, ma nessuno può sentirla. La sua voce è muta. Accanto a lei c’è Alina, sua figlia, appena tornata da New York per assisterla. Del passato della madre non sa nulla, ignora che la sua vita affonda le radici in una tragedia che le ha rubato tutto, tranne l’orrore. Ma spetta a lei, maga del ricamo e aspirante fiber artist, ritessere la tela della loro vita in un viaggio a ritroso nel tempo. Al di là di ogni apparenza è certa che, dall’interno di quell’oscuro e muto bozzolo nel quale si è rintanata, sua madre possa udirla. Perciò le parla. E sua madre, in silenzio, le risponde. Un dialogo misterioso si snoda tra loro: la voce dell’una si intreccia ai pensieri dell’altra, i ricordi si mescolano ai sogni, gli incubi rivelano atrocità rimosse. Finché Alina non sarà in grado di trovare il bandolo del proprio passato, ordito tra le pieghe di una guerra lontana e dimenticata. E, sullo sfondo di una Parigi imbiancata dalla neve, regalare, forse, a sua madre, il futuro che le era stato negato.

Maria Silvia Bazzoli dopo la laurea al DAMS lavora come giornalista free-lance. È autrice di saggi, curatrice di rassegne e festival cinematografici, filmaker. Allo scoppio della guerra nella ex-Jugoslavia segue le vicende dei profughi e la loro accoglienza in Italia. Successivamente si dedica alla realizzazione di documentari: Amour, sexe et mobylette; Bon Sejour; Floby, une etoile au pays des hommes intègres; Ciò che rimane.
La voce di Ajla è il suo primo romanzo.

Product Details

ISBN-13: 9788832832013
Publisher: Forum editrice universitaria udinese
Publication date: 10/15/2020
Sold by: StreetLib SRL
Format: eBook
File size: 4 MB
Language: Italian
From the B&N Reads Blog

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