La Cena delle ceneri è il primo di sei dialoghi filosofici scritti da Giordano Bruno in Inghilterra a partire dal 1584. Aveva da poco terminato la sua unica commedia, Il candelaio, un verminaio di tipi umani osservati senza pietà in una trama che ridicolizza chi crede di avere sapienza o potere. Il filosofo che finirà sul rogo a Campo dei Fiori era già stato sospettato di eresia e processato. Fuggiva per riuscire ad affermare il suo pensiero. Nella Cena delle ceneri mette in scena un banchetto nel primo giorno di quaresima. Teofilo, alter ego dell'autore, non solo afferma che è la terra a girare intorno al sole, ma anche che ogni cosa ha un'anima e che l'universo è infinito e può contenere innumerevoli mondi. Di fronte a tre emblematici interlocutori che rappresentano un gentiluomo inglese, un pedante classicista e un servo tutto istinto, in una lingua volgare densa, mette in crisi il pensiero tradizionale interrogandosi sul doloroso contrasto tra tensione all'infinito e limitatezza dell'uomo.
