Pier Paolo Portinaro è nato a Torino nel 1953 e si è laureato sotto la guida di Norberto Bobbio. È stato borsista della Alexander von Humboldt-Stiftung (tra il 1984 e il 1985 nelle Università di Tübingen e Freiburg i.B.) e dell'Istituto per la Storia europea di Mainz (1986-1987). Ha insegnato discipline filosofiche e politologiche presso le stesse Università di Freiburg (1987-1989) e Mainz (1990-1991), attualmente è ordinario di Filosofia politica e Storia delle dottrine politiche presso l'Università di Torino. È socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, direttore della Scuola di dottorato in «Studi politici. Storia e Teoria» dell'Ateneo torinese e coordinatore di ricerca presso il Sonderforschungsbereich 537 dell'Università di Dresda. Fra le sue pubblicazioni La crisi dello jus publicum europaeum. Saggio su Carl Schmitt, Edizioni di Comunità, Milano 1982; Il Terzo. Una figura del politico, Angeli, Milano 1986; La rondine, il topo e il castoro. Apologia del realismo politico, Marsilio, Venezia 1993; Stato, Il Mulino, Bologna 1999; Profilo del liberalismo (in B. Constant, La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni, a cura di G. Paoletti, Einaudi, Torino 2001); I concetti del male (a cura di), Einaudi, Torino 2002; Il principio di disperazione. Tre studi su Günther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Il labirinto delle istituzioni nella storia europea, Il Mulino, Bologna 2007; Breviario di politica (Morcelliana 2009); I conti con il passato. Vendetta, amnistia, giustizia (Feltrinelli 2011); La giustizia introvabile. Lezioni di filosofia politica (Celid 2012).