Il trecentonovelle
Le novelle, quasi tutte di ambientazione fiorentina, trattano del potere del signore o del comune di Firenze, del tema della burla e raccontano le avventure di giullari di professione o di burlatori d'occasione. Alcune sono dedicate ad illustri personaggi dell'epoca, come Bernabò Visconti, Guglielmo di Castelbarco, Martino della Scala, Ludovico Gonzaga e un intero ciclo al giullare Dolcibene.
Quasi tutte le novelle riportano in conclusione la cosiddetta moralisatio, dove l'autore rimprovera l'avarizia e l'ipocrisia, condanna il clero e i magistrati corrotti e le donne piene di vanità per mettere in risalto l'onestà, l'intelligenza e l'umorismo.
Il testo, che è costruito sul tipo dell'exemplum, si rifà al Decamerone ma anche dalla tradizione orale del popolo ed è scritto in una lingua che risente di dialettismi, parole del gergo, modi della lingua parlata e con notevoli libertà di carattere sintattico.
La raccolta del Sacchetti costituisce una buona fonte storica anche per ciò che concerne le scienze sociali: difatti l'autore, attraverso uno spaccato della società bassomedievale, ci fornisce una serie di elementi che è impossibile scindere per analizzare gli usi e i costumi dell'epoca. Gli aspetti fisiologici, economici, sociali, religiosi e psicologici sono correlati fra loro e tutti forieri di un'interpretazione che va oltre la "storiella burlesca" e che cela profondi significati culturali e simbolici. I personaggi descritti dal Sacchetti, intenti quasi sempre a svolgere le loro attività produttive, con i loro gesti e le loro abitudini, costituiscono un paradigma degno di nota per approfondire anche la storia dell'alimentazione. Il Trecentonovelle ci restituisce così l'immagine di una società dove l'attività economica predominante è ancora l'agricoltura e dove la maggior parte degli abitanti sono contadini o artigiani.
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Il trecentonovelle
Le novelle, quasi tutte di ambientazione fiorentina, trattano del potere del signore o del comune di Firenze, del tema della burla e raccontano le avventure di giullari di professione o di burlatori d'occasione. Alcune sono dedicate ad illustri personaggi dell'epoca, come Bernabò Visconti, Guglielmo di Castelbarco, Martino della Scala, Ludovico Gonzaga e un intero ciclo al giullare Dolcibene.
Quasi tutte le novelle riportano in conclusione la cosiddetta moralisatio, dove l'autore rimprovera l'avarizia e l'ipocrisia, condanna il clero e i magistrati corrotti e le donne piene di vanità per mettere in risalto l'onestà, l'intelligenza e l'umorismo.
Il testo, che è costruito sul tipo dell'exemplum, si rifà al Decamerone ma anche dalla tradizione orale del popolo ed è scritto in una lingua che risente di dialettismi, parole del gergo, modi della lingua parlata e con notevoli libertà di carattere sintattico.
La raccolta del Sacchetti costituisce una buona fonte storica anche per ciò che concerne le scienze sociali: difatti l'autore, attraverso uno spaccato della società bassomedievale, ci fornisce una serie di elementi che è impossibile scindere per analizzare gli usi e i costumi dell'epoca. Gli aspetti fisiologici, economici, sociali, religiosi e psicologici sono correlati fra loro e tutti forieri di un'interpretazione che va oltre la "storiella burlesca" e che cela profondi significati culturali e simbolici. I personaggi descritti dal Sacchetti, intenti quasi sempre a svolgere le loro attività produttive, con i loro gesti e le loro abitudini, costituiscono un paradigma degno di nota per approfondire anche la storia dell'alimentazione. Il Trecentonovelle ci restituisce così l'immagine di una società dove l'attività economica predominante è ancora l'agricoltura e dove la maggior parte degli abitanti sono contadini o artigiani.
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by Franco Sacchetti
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Le novelle, quasi tutte di ambientazione fiorentina, trattano del potere del signore o del comune di Firenze, del tema della burla e raccontano le avventure di giullari di professione o di burlatori d'occasione. Alcune sono dedicate ad illustri personaggi dell'epoca, come Bernabò Visconti, Guglielmo di Castelbarco, Martino della Scala, Ludovico Gonzaga e un intero ciclo al giullare Dolcibene.
Quasi tutte le novelle riportano in conclusione la cosiddetta moralisatio, dove l'autore rimprovera l'avarizia e l'ipocrisia, condanna il clero e i magistrati corrotti e le donne piene di vanità per mettere in risalto l'onestà, l'intelligenza e l'umorismo.
Il testo, che è costruito sul tipo dell'exemplum, si rifà al Decamerone ma anche dalla tradizione orale del popolo ed è scritto in una lingua che risente di dialettismi, parole del gergo, modi della lingua parlata e con notevoli libertà di carattere sintattico.
La raccolta del Sacchetti costituisce una buona fonte storica anche per ciò che concerne le scienze sociali: difatti l'autore, attraverso uno spaccato della società bassomedievale, ci fornisce una serie di elementi che è impossibile scindere per analizzare gli usi e i costumi dell'epoca. Gli aspetti fisiologici, economici, sociali, religiosi e psicologici sono correlati fra loro e tutti forieri di un'interpretazione che va oltre la "storiella burlesca" e che cela profondi significati culturali e simbolici. I personaggi descritti dal Sacchetti, intenti quasi sempre a svolgere le loro attività produttive, con i loro gesti e le loro abitudini, costituiscono un paradigma degno di nota per approfondire anche la storia dell'alimentazione. Il Trecentonovelle ci restituisce così l'immagine di una società dove l'attività economica predominante è ancora l'agricoltura e dove la maggior parte degli abitanti sono contadini o artigiani.

Product Details

ISBN-13: 9791220203852
Publisher: epf
Publication date: 10/04/2020
Sold by: StreetLib SRL
Format: eBook
File size: 449 KB
Language: Italian
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