Il mondo libero
È l'estate del 1978. I Krasnanskij, una famiglia di ebrei lettoni, lasciano l'Unione Sovietica e arrivano a Roma per perfezionare i documenti di espatrio per il Nord America. Prigionieri nel limbo della burocrazia, Roma sarà per loro stazione intermedia e purgatorio: vi trascorreranno cinque mesi, da luglio a novembre, immersi nella variopinta sarabanda dell'emigrazione, tra le promesse e i pericoli del «mondo libero», tra nostalgia e alienazione, piccoli espedienti e amori proibiti. Samuil, il patriarca, vecchio funzionario del Partito comunista e veterano dell'Armata rossa, che con la fedele moglie Emma ha lasciato a malincuore il paese cui ha dedicato tutto se stesso, si rifugia nel ricordo. Karl, il primogenito, in viaggio con la moglie Rosa e i due figli, pragmatico e impaziente di sfruttare tutte le opportunità offerte dall'Occidente, viene attratto dal mercato nero. Alec, donnaiolo impenitente, prende la vita come un gioco di leggerezza e seduzione, mentre la bella moglie Polina, che ha abbandonato i genitori e l'amata sorella per seguire la nuova famiglia, è alla ricerca della propria identità. Tra il gelo del regime brezneviano e le folle radunate in piazza San Pietro, in attesa del nuovo papa dopo la morte di Paolo VI, tre generazioni di ebrei sovietici, intrappolati fra due mondi, sono raccontate con sguardo acuto ed empatico da David Bezmozgis che, in un romanzo traboccante di umanità e ironia, attinge a vicende autobiografiche per dare vita a personaggi indimenticabili, sullo sfondo di un'epoca di grande complessità storica.
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Il mondo libero
È l'estate del 1978. I Krasnanskij, una famiglia di ebrei lettoni, lasciano l'Unione Sovietica e arrivano a Roma per perfezionare i documenti di espatrio per il Nord America. Prigionieri nel limbo della burocrazia, Roma sarà per loro stazione intermedia e purgatorio: vi trascorreranno cinque mesi, da luglio a novembre, immersi nella variopinta sarabanda dell'emigrazione, tra le promesse e i pericoli del «mondo libero», tra nostalgia e alienazione, piccoli espedienti e amori proibiti. Samuil, il patriarca, vecchio funzionario del Partito comunista e veterano dell'Armata rossa, che con la fedele moglie Emma ha lasciato a malincuore il paese cui ha dedicato tutto se stesso, si rifugia nel ricordo. Karl, il primogenito, in viaggio con la moglie Rosa e i due figli, pragmatico e impaziente di sfruttare tutte le opportunità offerte dall'Occidente, viene attratto dal mercato nero. Alec, donnaiolo impenitente, prende la vita come un gioco di leggerezza e seduzione, mentre la bella moglie Polina, che ha abbandonato i genitori e l'amata sorella per seguire la nuova famiglia, è alla ricerca della propria identità. Tra il gelo del regime brezneviano e le folle radunate in piazza San Pietro, in attesa del nuovo papa dopo la morte di Paolo VI, tre generazioni di ebrei sovietici, intrappolati fra due mondi, sono raccontate con sguardo acuto ed empatico da David Bezmozgis che, in un romanzo traboccante di umanità e ironia, attinge a vicende autobiografiche per dare vita a personaggi indimenticabili, sullo sfondo di un'epoca di grande complessità storica.
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by David Bezmozgis
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È l'estate del 1978. I Krasnanskij, una famiglia di ebrei lettoni, lasciano l'Unione Sovietica e arrivano a Roma per perfezionare i documenti di espatrio per il Nord America. Prigionieri nel limbo della burocrazia, Roma sarà per loro stazione intermedia e purgatorio: vi trascorreranno cinque mesi, da luglio a novembre, immersi nella variopinta sarabanda dell'emigrazione, tra le promesse e i pericoli del «mondo libero», tra nostalgia e alienazione, piccoli espedienti e amori proibiti. Samuil, il patriarca, vecchio funzionario del Partito comunista e veterano dell'Armata rossa, che con la fedele moglie Emma ha lasciato a malincuore il paese cui ha dedicato tutto se stesso, si rifugia nel ricordo. Karl, il primogenito, in viaggio con la moglie Rosa e i due figli, pragmatico e impaziente di sfruttare tutte le opportunità offerte dall'Occidente, viene attratto dal mercato nero. Alec, donnaiolo impenitente, prende la vita come un gioco di leggerezza e seduzione, mentre la bella moglie Polina, che ha abbandonato i genitori e l'amata sorella per seguire la nuova famiglia, è alla ricerca della propria identità. Tra il gelo del regime brezneviano e le folle radunate in piazza San Pietro, in attesa del nuovo papa dopo la morte di Paolo VI, tre generazioni di ebrei sovietici, intrappolati fra due mondi, sono raccontate con sguardo acuto ed empatico da David Bezmozgis che, in un romanzo traboccante di umanità e ironia, attinge a vicende autobiografiche per dare vita a personaggi indimenticabili, sullo sfondo di un'epoca di grande complessità storica.

Product Details

ISBN-13: 9788860888792
Publisher: Guanda
Publication date: 01/26/2012
Sold by: GeMS
Format: eBook
Pages: 353
File size: 839 KB
Language: Italian

About the Author

David Bezmozgis è nato a Riga, in Lettonia, nel 1973, e vive in Canada. Nel 2010 è stato inserito dal New Yorker nella lista dei venti migliori scrittori americani under 40. Il suo primo libro, la raccolta di racconti Natasha (Guanda, 2005), ha ottenuto il Commonwealth Writers’ Prize. Grandi riconoscimenti ha ricevuto anche il suo primo romanzo, Il mondo libero (Guanda, 2012). I traditori ha vinto il National Jewish Book Award ed è stato indicato come miglior libro del 2014 da Wall Street Journal, New Yorker e New York Times Book Review.
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