Il fantasma di Canterville (The Canterville Ghost) è un celebre racconto fantastico umoristico giovanile di Oscar Wilde del 1887. Pubblicato per la prima volta sulla rivista The Court and Society Review, il racconto ebbe un enorme successo e alcuni elementi della storia sono entrati nell'immaginario popolare. Ne sono stati realizzati numerosissimi adattamenti per il cinema, la televisione e il teatro.
Il racconto è ambientato in Inghilterra, alla fine dell'Ottocento. Hiram Otis è l'ambasciatore degli Stati Uniti d'America che, seguendo la moda dell'epoca, acquista un castello inglese, vicino alla cittadina di Ascot. Il castello acquistato dagli Otis è infestato dal fantasma di Sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo Cinquecento, costretto a passare l'eternità tra le mura del castello finché un'antica profezia non verrà compiuta. Si crea tra gli Otis e il fantasma una sorta di ostilità fatta di scherzi e trucchi più o meno macabri.
Il delitto di Lord Arthur Savile (Lord Arthur Savile's Crime) è un racconto di Oscar Wilde del 1887. Il sottotitolo è A Study of Duty (letteralmente "Uno studio sul dovere").
Il racconto narra di Savile a cui, in seguito a un ricevimento offerto da Lady Windermere dove ad alcuni ospiti viene letto il futuro, un chiromante predice a Lord Arthur una minaccia imminente: egli stesso sarà l'artefice di un omicidio.
Oscar Wilde (1854 – 1900), è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese.
Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata e incline alla ricerca del bon mot, con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione. È noto soprattutto per l'uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.
L'episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo, fu il processo e la condanna a due anni di prigione per «gross public indecency», come era definita l'omosessualità dalla legge penale che codificava le regole, anche morali, riguardanti la sessualità.
Le sue opere, tra le quali – in particolare – i suoi testi teatrali, sono considerate dai critici dei capolavori del teatro dell'Ottocento.