"I libri segnavano acquisti fatti nel secolo decimosettimo, decimottavo, e andavano sino a tutto il tempo del Regno Italico, e del primo periodo della Restaurazione. Poi si vede che l’orologio della dignità intellettuale, o del benessere economico, aveva fermato le sue lancette". Utilizzando come felice pretesto letterario la morte di una ricca zia, Panzini immerge il suo alter-ego in un’appassionante, divertita e spietatamente ironica full-immersion nella storia dell’Italia preunitaria e delle sue precoci avvisaglie di instabilità sociale. Fra riflessioni sulle ideologie politiche, il ruolo della Chiesa e lo statuto dell’umanità, ci ritroviamo così a leggere un documento preziosissimo sull’auto-percezione di un grande intellettuale italiano agli inizi del XX secolo. Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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Il diavolo nella mia libreria
"I libri segnavano acquisti fatti nel secolo decimosettimo, decimottavo, e andavano sino a tutto il tempo del Regno Italico, e del primo periodo della Restaurazione. Poi si vede che l’orologio della dignità intellettuale, o del benessere economico, aveva fermato le sue lancette". Utilizzando come felice pretesto letterario la morte di una ricca zia, Panzini immerge il suo alter-ego in un’appassionante, divertita e spietatamente ironica full-immersion nella storia dell’Italia preunitaria e delle sue precoci avvisaglie di instabilità sociale. Fra riflessioni sulle ideologie politiche, il ruolo della Chiesa e lo statuto dell’umanità, ci ritroviamo così a leggere un documento preziosissimo sull’auto-percezione di un grande intellettuale italiano agli inizi del XX secolo. Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").
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Product Details
ISBN-13: | 9788728467954 |
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Publisher: | Saga Egmont International |
Publication date: | 08/19/2022 |
Sold by: | De Marque |
Format: | eBook |
Pages: | 120 |
File size: | 337 KB |
Language: | Italian |
About the Author
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