I Due volti del tempo: Festa e lavoro tra sacro e profano
Il tempo della festa, che si ripropone periodicamente in forme identiche, accoglie e placa la nostalgia per il «paradiso perduto» delle origini e prospetta - nella durata di un intervallo - una via di fuga dalla realtà profana oppure, al contrario, una modalità per valorizzare e accettare la condizione umana nella storia. Il tempo festivo nega il tempo normale sottoponendo il lavoro a interdizione, ma contestualmente pone le premesse per riaffermarlo e consentirgli di conferire senso al resto dei giorni. Il pilastro della costruzione culturale del tempo è la festa di capodanno, che nel Medioevo e nel Rinascimento il calendario fiorentino fissava il 25 marzo, Annunciazione della Vergine. La lettura degli affreschi eseguiti dal Beato Angelico proprio nel convento fiorentino di San Marco consente una riflessione sul momento in cui l'eternità entra nella storia e il nuovo ordine del mondo sostituisce l'antico. Nel paradosso dell'assenza concreta trasfigurata in presenza mistica risiede l'atto di fondazione del tempo in cui si trova tuttora immersa l'umanità che si riconosce nei valori cristiani.
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I Due volti del tempo: Festa e lavoro tra sacro e profano
Il tempo della festa, che si ripropone periodicamente in forme identiche, accoglie e placa la nostalgia per il «paradiso perduto» delle origini e prospetta - nella durata di un intervallo - una via di fuga dalla realtà profana oppure, al contrario, una modalità per valorizzare e accettare la condizione umana nella storia. Il tempo festivo nega il tempo normale sottoponendo il lavoro a interdizione, ma contestualmente pone le premesse per riaffermarlo e consentirgli di conferire senso al resto dei giorni. Il pilastro della costruzione culturale del tempo è la festa di capodanno, che nel Medioevo e nel Rinascimento il calendario fiorentino fissava il 25 marzo, Annunciazione della Vergine. La lettura degli affreschi eseguiti dal Beato Angelico proprio nel convento fiorentino di San Marco consente una riflessione sul momento in cui l'eternità entra nella storia e il nuovo ordine del mondo sostituisce l'antico. Nel paradosso dell'assenza concreta trasfigurata in presenza mistica risiede l'atto di fondazione del tempo in cui si trova tuttora immersa l'umanità che si riconosce nei valori cristiani.
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I Due volti del tempo: Festa e lavoro tra sacro e profano

I Due volti del tempo: Festa e lavoro tra sacro e profano

by Marcello Massenzio
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I Due volti del tempo: Festa e lavoro tra sacro e profano

by Marcello Massenzio

eBook

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Overview

Il tempo della festa, che si ripropone periodicamente in forme identiche, accoglie e placa la nostalgia per il «paradiso perduto» delle origini e prospetta - nella durata di un intervallo - una via di fuga dalla realtà profana oppure, al contrario, una modalità per valorizzare e accettare la condizione umana nella storia. Il tempo festivo nega il tempo normale sottoponendo il lavoro a interdizione, ma contestualmente pone le premesse per riaffermarlo e consentirgli di conferire senso al resto dei giorni. Il pilastro della costruzione culturale del tempo è la festa di capodanno, che nel Medioevo e nel Rinascimento il calendario fiorentino fissava il 25 marzo, Annunciazione della Vergine. La lettura degli affreschi eseguiti dal Beato Angelico proprio nel convento fiorentino di San Marco consente una riflessione sul momento in cui l'eternità entra nella storia e il nuovo ordine del mondo sostituisce l'antico. Nel paradosso dell'assenza concreta trasfigurata in presenza mistica risiede l'atto di fondazione del tempo in cui si trova tuttora immersa l'umanità che si riconosce nei valori cristiani.

Product Details

ISBN-13: 9788810965658
Publisher: EDB - Edizioni Dehoniane Bologna
Publication date: 07/14/2014
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 50
File size: 5 MB
Language: Italian

About the Author

Marcello Massenzio è stato professore di Storia delle religioni all'Università di Roma Tor Vergata. Tra le sue pubblicazioni: Sacro e identità etnica (FrancoAngeli, 1994); Dioniso e il teatro di Atene (NIS, 1995); Ernesto De Martino nella cultura europea (a cura di, Liguori, 1997); Religioni, simboli, società (et al., Feltrinelli, 1998); De Martino: Occidente e alterità (a cura di, Biblink, 2005); La passione secondo l'Ebreo errante (Quodlibet, 2007); Le juif errant ou l'art de survivre (Cerf, 2010).
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