Testimoni dell’Invisibile e dell’Ineffabile, i mistici sono i cercatori dell’Assoluto divino che, entrati nella silenziosa comunione delle divine Persone, sono “tornati indietro” a raccontare ciò che hanno visto e udito. Ma come comunicare ciò che per definizione eccede l’esperienza comune? Ecco dunque il ricorso a espedienti tipici dei testi di mistica, come similitudini, analogie, metafore, invenzioni di figure letterarie. In realtà – sottolinea l’autore – ciò che più si avvicina a esprimere l’Ineffabile sono la musica, la poesia, le arti plastiche, che traducono con un linguaggio tutto proprio la vita mistica, in quanto capaci di cogliere l’intuizione creativa, nata nell’anima sotto l’impulso dello Spirito. «Abbiamo bisogno di un libro come questo, nato dalla saggezza degli anni, sull’esperienza di chi maneggia bene le parole e ha attraversato il silenzio. Un libro che ci ricorda il silenzio come spazio per la qualità della comunicazione, per la nascita della parola autentica e della percezione chiara e vibrante di ciò che le parole nascondono e che la scrittura non spiega» (dalla Prefazione di Fr. Miguel Márquez Calle, ocd).
