Anna Magnani: Un urlo senza fine
Sulla sua vita si sono spese molte parole, ma le sue origini restano avvolte dal mistero. Lei stessa si è spesso divertita a contraddire i dati ufficiali riguardo all’anno di nascita (prima 1910, poi 1912 e infine 1908, quello effettivo), al luogo (Alessandria d’Egitto secondo l’Enciclopedia dello spettacolo, in realtà Roma) e ai suoi genitori, in particolare al padre, che rimane ignoto (secondo l’amico e collega Paolo Stoppa era un egiziano, un pascià di cui la madre sarebbe stata concubina). Affidata alla nonna, Anna Magnani crebbe inquieta e insofferente dell’educazione autoritaria del collegio in cui si ritrovò a studiare. Soltanto nell’arte trovò una via di fuga e di salvezza: amava andare al cinema, dove si invaghì di Rudy Valentino, e cantare, studiò pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia e, infine, incontrò il teatro, il suo amore più grande. Si iscrisse così alla Scuola Eleonora Duse, che frequentò sotto la direzione di Silvio D’Amico per cui la Magnani aveva «un temperamento felice». Il teatro assorbì i suoi turbamenti e nello stesso tempo le diede modo di liberare la sua vulcanica e poliedrica energia, trasformandola da ragazza in attrice. E di lì iniziò una folgorante carriera, che dalla rivista la portò al cinema, a fianco dei più grandi registi e attori italiani, fino all’Oscar vinto nel 1955 per la sua interpretazione di Serafina ne La rosa tatuata di Daniel Mann. Fragile e dura, dolce e irruente, divertente e drammatica, comprensiva e gelosa, attraverso le appassionate pagine di questa biografia Anna Magnani si rivela oggi più che mai l’attrice eterna che attraverso le sue interpretazioni non smette di «guardarci dentro», di «rubarci dentro».
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Anna Magnani: Un urlo senza fine
Sulla sua vita si sono spese molte parole, ma le sue origini restano avvolte dal mistero. Lei stessa si è spesso divertita a contraddire i dati ufficiali riguardo all’anno di nascita (prima 1910, poi 1912 e infine 1908, quello effettivo), al luogo (Alessandria d’Egitto secondo l’Enciclopedia dello spettacolo, in realtà Roma) e ai suoi genitori, in particolare al padre, che rimane ignoto (secondo l’amico e collega Paolo Stoppa era un egiziano, un pascià di cui la madre sarebbe stata concubina). Affidata alla nonna, Anna Magnani crebbe inquieta e insofferente dell’educazione autoritaria del collegio in cui si ritrovò a studiare. Soltanto nell’arte trovò una via di fuga e di salvezza: amava andare al cinema, dove si invaghì di Rudy Valentino, e cantare, studiò pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia e, infine, incontrò il teatro, il suo amore più grande. Si iscrisse così alla Scuola Eleonora Duse, che frequentò sotto la direzione di Silvio D’Amico per cui la Magnani aveva «un temperamento felice». Il teatro assorbì i suoi turbamenti e nello stesso tempo le diede modo di liberare la sua vulcanica e poliedrica energia, trasformandola da ragazza in attrice. E di lì iniziò una folgorante carriera, che dalla rivista la portò al cinema, a fianco dei più grandi registi e attori italiani, fino all’Oscar vinto nel 1955 per la sua interpretazione di Serafina ne La rosa tatuata di Daniel Mann. Fragile e dura, dolce e irruente, divertente e drammatica, comprensiva e gelosa, attraverso le appassionate pagine di questa biografia Anna Magnani si rivela oggi più che mai l’attrice eterna che attraverso le sue interpretazioni non smette di «guardarci dentro», di «rubarci dentro».
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Anna Magnani: Un urlo senza fine

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by Italo Moscati
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Sulla sua vita si sono spese molte parole, ma le sue origini restano avvolte dal mistero. Lei stessa si è spesso divertita a contraddire i dati ufficiali riguardo all’anno di nascita (prima 1910, poi 1912 e infine 1908, quello effettivo), al luogo (Alessandria d’Egitto secondo l’Enciclopedia dello spettacolo, in realtà Roma) e ai suoi genitori, in particolare al padre, che rimane ignoto (secondo l’amico e collega Paolo Stoppa era un egiziano, un pascià di cui la madre sarebbe stata concubina). Affidata alla nonna, Anna Magnani crebbe inquieta e insofferente dell’educazione autoritaria del collegio in cui si ritrovò a studiare. Soltanto nell’arte trovò una via di fuga e di salvezza: amava andare al cinema, dove si invaghì di Rudy Valentino, e cantare, studiò pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia e, infine, incontrò il teatro, il suo amore più grande. Si iscrisse così alla Scuola Eleonora Duse, che frequentò sotto la direzione di Silvio D’Amico per cui la Magnani aveva «un temperamento felice». Il teatro assorbì i suoi turbamenti e nello stesso tempo le diede modo di liberare la sua vulcanica e poliedrica energia, trasformandola da ragazza in attrice. E di lì iniziò una folgorante carriera, che dalla rivista la portò al cinema, a fianco dei più grandi registi e attori italiani, fino all’Oscar vinto nel 1955 per la sua interpretazione di Serafina ne La rosa tatuata di Daniel Mann. Fragile e dura, dolce e irruente, divertente e drammatica, comprensiva e gelosa, attraverso le appassionate pagine di questa biografia Anna Magnani si rivela oggi più che mai l’attrice eterna che attraverso le sue interpretazioni non smette di «guardarci dentro», di «rubarci dentro».

Product Details

ISBN-13: 9788867084210
Publisher: Lindau
Publication date: 07/28/2015
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 224
File size: 850 KB
Language: Italian

About the Author

Italo Moscati, regista e scrittore, sceneggiatore. Ha insegnato Storia dei Media all’Università di Teramo, tiene lezioni e corsi in vari atenei italiani e stranieri. Tra i suoi ultimi volumi, ricordiamo "Gioco perverso. La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, tra Cinecittà e guerra civile, I Piccoli Mozart, Sophia Loren. La storia dell’ultima diva" editi da Lindau; "Anna Magnani, Vittorio De Sica, Pasolini passione, L’albero delle eresie" editi da Ediesse; "Greta Garbo", edito da Sabinae; e "Così amavano (così ameremo?)", edito da RaiEri.
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