Tra il 1904 e il 1920, in tutto il mondo si parlava di alcuni episodi incredibili verificatisi in Germania e che ebbero come protagonisti cavalli e cani sapienti. Si credeva che tali animali, educati come i fanciulli delle scuole elementari, proprio grazie all’istruzione ricevuta fossero in grado di risolvere equazioni, leggere,
scrivere lettere e discutere di teologia. In alternativa si pensò che fossero telepatici, oppure dotati di capacità
medianiche.
Uno degli aspetti più affascinanti delle strane storie qui narrate è il fatto che molti dei loro protagonisti (umani)
furono illustri intellettuali e scienziati, inclusi alcuni premi Nobel, i quali ne dibatterono con serietà estrema su riviste scientifiche autorevoli, arrivando talvolta persino a insultarsi reciprocamente. Non secondari furono i rapporti tra questi animali, i loro proprietari e studiosi e il mondo del paranormale.
La storia degli animali sapienti continuò oltre il 1920 e non si limitò alla Germania. In queste pagine, non mancano le vicende di alcuni dei numerosi eredi di quei dotti animali e dei loro educatori.
Un capitolo avvincente e poco noto della storia della psicologia e della scienza.