L'angelo Esmeralda
Un miracolo nel cuore perduto del Bronx: sul muro della metropolitana, al di sotto di un cartellone pubblicitario, sembra apparire il volto di Esmeralda, una bambina senzatetto assassinata poco tempo prima. Ma è un vero miracolo o un'illusione creata dal nostro bisogno di consolazione? Un'apparizione del divino o un fantasma del rimorso di suor Edgar che, nonostante il suo impegno per i bisognosi del quartiere, non è riuscita a salvare Esmeralda?
Spesso per definire la grandezza di uno scrittore si dice cha ha saputo raccontare un'epoca. Per DeLillo è come se fosse il contrario: è come se la nostra epoca, a un certo punto, avesse deciso di essere come i racconti e i romanzi di Don DeLillo l'avevano immaginata. La scrittura dell'autore di Underworld ha proprio questa qualità, quella di raccontare il presente, ciò che stiamo vivendo, ciò che siamo ora, con una tale precisione, una tale concentrazione dello sguardo, da dare l'impressione di prevedere il futuro. Non è un caso che l'aggettivo piú spesso accostato a DeLillo sia «profetico»: gli attentati dell'11 settembre, l'ascesa del terrorismo internazionale, la crisi finanziaria, erano già nei suoi libri molti anni prima che succedessero. Ecco perché, quando tutto ciò è avvenuto, i suoi libri sono sembrati le guide piú sicure a cui rivolgersi, il codice per decifrare quell'enigma che chiamiamo realtà.
Abbiamo fatto come i protagonisti dei racconti contenuti nell'Angelo Esmeralda: uomini e donne bloccati in qualche specie di limbo, figure inquiete che tentano di imporre teorie e desideri a un mondo caotico, privo di senso. Nello spazio breve di questi racconti faranno tutti, in un modo o nell'altro, esperienza di quanto il legame tra le parole e le cose, tra le decisioni e le azioni, sia arbitrario, fragile. Ma è proprio questa fragilità che dà accesso a quella zona luminosa e imprevedibile in cui le cose accadono.

***

«Nell'Angelo Esmeralda non c'è solo il dono elettrizzante del linguaggio, ma anche la rara, emozionante capacità di avventurarsi nel cuore umano».

Michiko Kakutani, «The New York Times»

***

«I grandi scrittori come DeLillo possono portarci dove vogliono; ma la metà delle volte ci portano dove non vogliamo andare».

Martin Amis, «The New Yorker»
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L'angelo Esmeralda
Un miracolo nel cuore perduto del Bronx: sul muro della metropolitana, al di sotto di un cartellone pubblicitario, sembra apparire il volto di Esmeralda, una bambina senzatetto assassinata poco tempo prima. Ma è un vero miracolo o un'illusione creata dal nostro bisogno di consolazione? Un'apparizione del divino o un fantasma del rimorso di suor Edgar che, nonostante il suo impegno per i bisognosi del quartiere, non è riuscita a salvare Esmeralda?
Spesso per definire la grandezza di uno scrittore si dice cha ha saputo raccontare un'epoca. Per DeLillo è come se fosse il contrario: è come se la nostra epoca, a un certo punto, avesse deciso di essere come i racconti e i romanzi di Don DeLillo l'avevano immaginata. La scrittura dell'autore di Underworld ha proprio questa qualità, quella di raccontare il presente, ciò che stiamo vivendo, ciò che siamo ora, con una tale precisione, una tale concentrazione dello sguardo, da dare l'impressione di prevedere il futuro. Non è un caso che l'aggettivo piú spesso accostato a DeLillo sia «profetico»: gli attentati dell'11 settembre, l'ascesa del terrorismo internazionale, la crisi finanziaria, erano già nei suoi libri molti anni prima che succedessero. Ecco perché, quando tutto ciò è avvenuto, i suoi libri sono sembrati le guide piú sicure a cui rivolgersi, il codice per decifrare quell'enigma che chiamiamo realtà.
Abbiamo fatto come i protagonisti dei racconti contenuti nell'Angelo Esmeralda: uomini e donne bloccati in qualche specie di limbo, figure inquiete che tentano di imporre teorie e desideri a un mondo caotico, privo di senso. Nello spazio breve di questi racconti faranno tutti, in un modo o nell'altro, esperienza di quanto il legame tra le parole e le cose, tra le decisioni e le azioni, sia arbitrario, fragile. Ma è proprio questa fragilità che dà accesso a quella zona luminosa e imprevedibile in cui le cose accadono.

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«Nell'Angelo Esmeralda non c'è solo il dono elettrizzante del linguaggio, ma anche la rara, emozionante capacità di avventurarsi nel cuore umano».

Michiko Kakutani, «The New York Times»

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«I grandi scrittori come DeLillo possono portarci dove vogliono; ma la metà delle volte ci portano dove non vogliamo andare».

Martin Amis, «The New Yorker»
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Un miracolo nel cuore perduto del Bronx: sul muro della metropolitana, al di sotto di un cartellone pubblicitario, sembra apparire il volto di Esmeralda, una bambina senzatetto assassinata poco tempo prima. Ma è un vero miracolo o un'illusione creata dal nostro bisogno di consolazione? Un'apparizione del divino o un fantasma del rimorso di suor Edgar che, nonostante il suo impegno per i bisognosi del quartiere, non è riuscita a salvare Esmeralda?
Spesso per definire la grandezza di uno scrittore si dice cha ha saputo raccontare un'epoca. Per DeLillo è come se fosse il contrario: è come se la nostra epoca, a un certo punto, avesse deciso di essere come i racconti e i romanzi di Don DeLillo l'avevano immaginata. La scrittura dell'autore di Underworld ha proprio questa qualità, quella di raccontare il presente, ciò che stiamo vivendo, ciò che siamo ora, con una tale precisione, una tale concentrazione dello sguardo, da dare l'impressione di prevedere il futuro. Non è un caso che l'aggettivo piú spesso accostato a DeLillo sia «profetico»: gli attentati dell'11 settembre, l'ascesa del terrorismo internazionale, la crisi finanziaria, erano già nei suoi libri molti anni prima che succedessero. Ecco perché, quando tutto ciò è avvenuto, i suoi libri sono sembrati le guide piú sicure a cui rivolgersi, il codice per decifrare quell'enigma che chiamiamo realtà.
Abbiamo fatto come i protagonisti dei racconti contenuti nell'Angelo Esmeralda: uomini e donne bloccati in qualche specie di limbo, figure inquiete che tentano di imporre teorie e desideri a un mondo caotico, privo di senso. Nello spazio breve di questi racconti faranno tutti, in un modo o nell'altro, esperienza di quanto il legame tra le parole e le cose, tra le decisioni e le azioni, sia arbitrario, fragile. Ma è proprio questa fragilità che dà accesso a quella zona luminosa e imprevedibile in cui le cose accadono.

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«Nell'Angelo Esmeralda non c'è solo il dono elettrizzante del linguaggio, ma anche la rara, emozionante capacità di avventurarsi nel cuore umano».

Michiko Kakutani, «The New York Times»

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«I grandi scrittori come DeLillo possono portarci dove vogliono; ma la metà delle volte ci portano dove non vogliamo andare».

Martin Amis, «The New Yorker»

Product Details

ISBN-13: 9788858407189
Publisher: EINAUDI
Publication date: 01/22/2013
Sold by: GIULIO EINAUDI EDITORE - EBKS
Format: eBook
File size: 394 KB
Language: Italian

About the Author

Don DeLillo is the author of seventeen novels including White Noise, Libra, Underworld, Falling Man, and Zero K. He has won the National Book Award, the PEN/Faulkner Award for Fiction, the PEN/Saul Bellow Award, the Jerusalem Prize for his complete body of works, and the William Dean Howells Medal from the American Academy of Arts and Letters. His story collection The Angel Esmeralda was a finalist for the Story Prize and the PEN/Faulkner Award for Fiction. In 2013, DeLillo was awarded the Library of Congress Prize for American Fiction, and in 2015, the National Book Foundation awarded DeLillo its Medal for Distinguished Contribution to American Letters.

Hometown:

Westchester County, New York

Date of Birth:

November 20, 1936

Place of Birth:

New York City

Education:

Fordham University, 1958
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